Mario & Luigi Fraternauti alla Carica - Un ritorno in pompa magna
La serie di Super Mario si è sempre contraddistinta per essere il top di gamma per quanto riguarda le avventure a piattaforme, siano esse in due o tre dimensioni. Si può sempre contare su Mario per un'avventura di qualità anche nei suoi titoli più mediocri.
Ma sapevate che la serie ha avuto una forte presenza nella sfera RPG?
Il primo tentativo venne effettuato nel 1996 con Super Mario RPG Legend of the Seven Stars per Super Nintendo, sviluppato da una Squaresoft dei tempi d’oro, fresca di capolavori come Final Fantasy VI e Chrono Trigger. Nel 2000, Intelligent Systems, famosa per la serie Fire Emblem, prenderà poi le redini con la serie di Paper Mario su Nintendo 64, mentre sulle console portatili sarà il turno di AlphaDream di lasciare il segno nel 2003 con la serie di Mario & Luigi Superstar Saga su Game Boy Advance.
Ogni sviluppatore portò al gioco la sua unicità in termini di estetica, meccaniche e umorismo, creando storie che pur rimanendo dentro alcuni punti chiave della saga di Mario, espandono tantissimo l’ambientazione e il mondo, e creando esperienze uniche che riescono a rompere le limitazioni e barriere dei giochi platform. Sono giochi semplici ma molto efficaci, perfetti per i neofiti che vogliono approcciarsi al genere, ma che offrono tantissimo divertimento anche per i veterani. Se siete appassionati del genere e non avete mai esplorato il mondo degli RPG di Super Mario, penso onestamente che vi stiate facendo un grosso disservizio.
Sfortunatamente, essere un bel gioco non equivale sempre a successo commerciale, e questo ha fatto sì che nel 2018 AlphaDream dichiarò bancarotta. Il principale esponente della serie Mario & Luigi non esisteva più e con la serie di Paper Mario, sempre più incentrata sul voler abbandonare le meccaniche RPG, sembrava davvero che non ci fosse più alcun futuro per questo genere.
Per fortuna nel 2023, Nintendo è tornata più aggressiva che mai a proporre questo genere. Super Mario RPG ha ricevuto un remake su Nintendo Switch, un anno dopo Paper Mario e Il Portale Millenario ha ricevuto una eccellente remaster e sempre nello stesso anno abbiamo avuto il ritorno della serie Mario & Luigi con Fraternauti alla Carica.
Mario sembra ritornato in questo mondo più carico che mai, ma questa è anche la prima volta che la serie di Mario & Luigi si trova nelle mani di uno sviluppatore diverso da AlphaDream, quindi come se la saranno cavati? Avranno mantenuto il tono tipico della serie? Avranno fatto grandi sconvolgimenti? Scopriamolo assieme!
Mario e Luigi Fraternauti alla Carica
Riguardo la trama
La storia ha inizio con Mario, Luigi, Peach e Bowser che vengono trasportati da una forza misteriosa nel mondo di Elettria. Elettria era un mondo composto da tante isole tenute assieme dal Centralbero, ma quest’ultimo è stato recentemente distrutto da un cataclisma e adesso le isole sono disperse in balia delle correnti. Con la distruzione dell’albero è coincisa anche la scomparsa della sua guardiana Cozette, e sta dunque alla sua apprendista, Condina, di farsi carico di creare un nuovo Centralbero e riunire nuovamente Elettria.
Mario e Luigi si incontrano con Condina poco dopo il loro arrivo in Elettria. Condina ha un piano: sulla Solcamari è presente il germoglio di un nuovo Centralbero, e per far sì che cresca c’è bisogno di ricollegare tutte le isole alla Solcamari, e poi raggiungere il centro del continente. Mario e Luigi decidono dunque di aiutarla a riportare Elettria al suo ordine naturale.
Ad antagonizzare i nostri eroi però c’è Skonnet e la sua armata di Skonnettieri. Per loro la distruzione del Centralbero era solamente il principio. Faranno in modo che Elettria resti separata, tagliando ogni legame non solo fisico, ma anche mentale ed emotivo fra tutti gli abitanti, grazie alla loro arma: Isolantium.
Come potrete già dai nomi utilizzati, questa storia ha un tono molto comedico e raramente si prende sul serio. Mario e Luigi attraverseranno le varie isole dell’arcipelago, ciascuna con una sua particolare ministoria: ad esempio salvare l’isola degli scultori dalla furia di una bestia gelosa della bellezza delle loro opere, far ritrovare fiducia in se stesso ad un ballerino di discoteca o aiutare una coppia di fuoco e ghiaccio e superare le divergenze dei loro clan per unirsi in matrimonio.
Questa serie solitamente eccelle per i personaggi e le iterazioni molto esagerate e divertenti, e anche questo capitolo non è da meno. Nella nostra avventura incontreremo personaggi pittoreschi, alcuni dei quali ci seguiranno per tutta la durata della nostra avventura, ma non mancheranno anche facce conosciute come Peach e Bowser, i quali sono stati anche loro attratti in questo mondo.
Peach negli RPG riesce ad esulare dal semplice ruolo di principessa rapita, ed in questo gioco assumerà il ruolo di leader per un gruppo di aspiranti avventurieri chiamati... I N.E.T.T.Y… Non ridete, sono molto orgogliosi di quel nome! Mentre Bowser, trovandosi in una nuova terra pronta per essere conquistata, sarà in prima linea a cercare di sconfiggere l'esercito di Skonnet.
Il tema principale di tutta questa storia è appunto la creazione di legami tra le varie persone, che siano legami di amicizia, familiari o anche una sana rivalità. L’isolantium intacca le persone come una specie di morbo, spinge chiunque ad isolarsi, rigettare gli affetti per abbracciare la solitudine. Uno dei pezzi che ho trovato più d’impatto è verso la fine, quando il potere di Skonnet raggiunge livelli tali che è in grado di intrappolare le persone in una specie di limbo, usando delle piante che intaccano il loro cervello.
Quelle piante funzionano come se fossero dei visori VR, ti chiudono in un mondo virtuale dove ottieni tutto ciò che hai sempre desiderato, il mondo che ti rende più felice e diventi insensibile a chi ti circonda e cerca di liberarti da quel limbo. Una prigione di felicità in un mondo di finzione, dove alla fine di tutto resterai comunque a morire da solo.
Non ho potuto fare a meno di pensare che potesse essere un puntare il dito contro il clima attuale ed essere un avvertimento per un mondo che è sempre più distaccato dalla realtà e affascinato dalle soddisfazioni veloci di social o intelligenze artificiali. Un po' tirata per un gioco di Super Mario? È possibile, ma non ho potuto fare a meno di fare questo collegamento, soprattutto quando hai un cattivo che esalta in continuazione la superiorità della sua finta felicità eterna contro il vivere una vita piena di legami che potrebbero anche causare dolore nel momento in cui si spezzano.
Per quanto piacevole, ho trovato la storia un po' allungata a tratti. Qualche isola che sembra un pò ridondante, ed un paio di situazioni in cui bisogna per forza raccogliere dei McGuffin per continuare sembrano di troppo. Niente di particolarmente grave ma non posso negare che a una certa il gioco potesse accelerare il passo.
A livello di presentazione raggiungiamo anche livelli ottimi, questo è il primo gioco della serie a non essere estremamente limitato dall’essere su una console portatile, e il salto qualitativo paragonato agli ultimi giochi di AlphaDream è impressionante.
Il gioco è coloratissimo, la grafica ha un tocco simil cell shading che fa davvero spiccare i personaggi, e le location e i modelli di Mario e Luigi sono estremamente animati ed espressivi, il che lascia la porta aperta a tantissimi scenari divertenti. Abbiamo sequenze di battaglia tra Bowser e Skonnet che sono estremamente animate e ricche d’azione. Insomma, sono rimasto davvero sorpreso da quanto fosse ben diretto questo gioco.
A livello di musica questa è la prima volta in cui dobbiamo purtroppo dire addio a Yoko Shimomura, al suo posto abbiamo invece Hideki Sakamoto. Non lo nego, l’impatto è stato difficile, Yoko Shimomura ha uno stile talmente riconoscibile per questa serie ed ero ormai molto abituato a lei. Hideki Sakamoto è riuscito comunque ad entrare perfettamente nel ruolo e nel tono che questa serie dovrebbe avere, e alcune tracce mi sono rimaste dentro particolarmente, specialmente il tema dell’isola Conductoria. Spero quindi, in ogni caso, che riesca ad avere un posto fisso per questa serie in un eventuale futuro, così che possa sorprendermi ancora di più.
Riguardo al Gameplay
Se non avete mai avuto modo di sperimentare con le serie RPG di Super Mario vi starete sicuramente chiedendo “come è possibile trasporlo in questo genere?” Dopotutto Super Mario è un gioco in cui un idraulico va da livello a livello in una serie di corse ad ostacoli e che vede principalmente lui come protagonista. La risposta è cercare di inserire i tipici stilemi di un RPG a turni, cercando nel contempo di mantenere l’esplorazione a piattaforme tipica di Super Mario il più possibile.
Durante l’esplorazione ci muoveremo tra diverse isole con Mario e Luigi, Mario sarà il personaggio di cui saremo in controllo, mentre Luigi ci seguirà in automatico più da vicino possibile, col gioco che ci fermerà nel caso raro in cui i due personaggi dovessero allontanarsi troppo. Questo è un cambiamento rispetto al passato dove eravamo in controllo di entrambi i personaggi in contemporanea e avevamo pure la possibilità di scambiare il personaggio in comando.
Personalmente preferisco questo approccio, non solo perchè è più comodo muovere un solo personaggio, ma anche perché questa feature viene usata per indirizzare Luigi verso determinati oggetti e sfruttare il suo posizionamento per gestire alcuni enigmi, come seguirlo mentre è nascosto in un barile per evitare di essere visti dai nemici in una delle rare sezioni stealth.
Un altro aspetto che ho particolarmente apprezzato dell’esplorazione sono le mosse combinate. Durante il gioco sbloccheremo alcune manovre come trasformarci in palla, ufo o usare i classici fiori di fuoco e ghiaccio per aprirci nuove strade o raggiungere zone che erano inaccessibili in precedenza, spezzando molto la monotonia dell’esplorazione, e dando anche incentivi per rivisitare le isole. Possono anche essere utilizzate spesso come tool per risolvere puzzle.
Mi piace come tutti questi scenari in genere partono con un’idea di Luigi: questo gioco ha deciso di andare oltre agli schemi di ritrarlo come il fratello pauroso e invece dargli molta più inventiva e ingegnosità, ed è un tratto che onestamente mi piace molto.
Devo fare i complimenti ad Acquire per come hanno deciso di gestire la Solcamari. Alla notizia che questo gioco sarebbe stato un'avventura tra le isole ho ricordato subito la mia esperienza con Ys X Nordics, e come l’esplorazione via mare fosse molto lenta e tediosa, e temevo che lo stesso sarebbe potuto succedere anche qui, ma con mia gradita sorpresa è l’esatto opposto.
Non guideremo la Solcamari in prima persona, la nave sarà sempre in movimento, spostandosi su dei binari predefiniti della mappa: tutto quello che dobbiamo fare è indicare una corrente come destinazione e la nave si sposterà in background. Possiamo esplorare, fare missioni secondarie, combattere e la nave sarà sempre in movimento e con la possibilità di aumentare la velocità. Il tutto diventa quasi istantaneo.
Ho avuto giusto un paio di occasioni in cui ho dovuto aspettare di raggiungere una destinazione, e quei momenti non hanno mai raggiunto il minuto di durata. Insomma, un lavoro a dir poco eccezionale!
Nei giochi platform in genere Super Mario si libera dei nemici saltando, e anche qua non è diverso. In combattimento potremo fare uso di Mario e Luigi, un party ristretto ma non per questo limitato in quanto opzioni. I nostri attacchi normali si compongono da salto e martello che dovremo alternare in base alle situazioni: ad esempio non potremo saltare su nemici spinati o colpire nemici volanti con un martello. L’approccio iniziale è molto semplice ma alcuni nemici avranno degli accorgimenti come cambiare la loro posa e costringerti a cambiare il tuo approccio in attacco.
La più grande particolarità di questa serie è la possibilità di evitare completamente gli attacchi nemici: con un po' di tempismo è possibile non solo evitare ma anche contrattaccare gli attacchi dei nostri nemici, sempre tramite salti o martellate. I più abili giocatori potrebbero benissimo benissimo affrontare l’intero gioco senza ricevere nessun danno e ho sempre trovato che fosse un aspetto decisamente divertente di questa serie. Se non riuscite a trovare il tempismo giusto per schivare certi colpi potete sempre fare affidamento su uno scudo d’emergenza per riuscire a mitigare i danni.
Il tuo metodo migliore di infliggere danno è tramite l’utilizzo degli attacchi fratelli, attacchi combinati che possono anche colpire tutti i nemici sul campo. Vengono presentati come una serie di piccoli minigiochi alcuni più difficili da padroneggiare di altri ma non per questo carenti di efficacia.
A venirvi ulteriormente in aiuto vi sono le spine sinergiche, oggetti che ci forniscono supporti passivi in battaglia per alcuni turni: questi possono variare dalla maggiore difesa, utilizzo automatico di oggetti, potenziamento di attacchi, addirittura colpi critici garantiti contro determinate tipologie di nemici. La cosa migliore di questo sistema è che tutte le spine possono combinare i loro effetti, creando delle combo particolarmente devastanti.
Per una serie che, per mia esperienza, ha sempre avuto numeri molto bassi e nell’ordine delle centinaia, mi ha lasciato stupito riuscire a vedere attacchi singoli che riuscissero a raggiungere le migliaia! Per un attimo ho pensato che l’aggiunta di questi oggetti potrebbe anche essere esagerata.
Questo gioco è pensato per essere ad un livello quasi introduttivo, quindi la difficoltà risulta abbastanza bassa, soprattutto nei primi momenti. Più ci si avvicina alle battute finali e più abbiamo boss con pattern complessi, nemici che riescono a effettuare parecchi danni se non si è attenti ed è verosimile essere sconfitti da alcuni boss. Quindi non fatevi remore a usare tutto ciò che il gioco vi offre per scatenare i vostri colpi più devastanti.
L’unico aspetto che non ho trovato piacevole delle battaglie è che spesso e volentieri gli incontri casuali coinvolgono un numero elevato di nemici. Essendo un gioco con una console dalle capacità ben più elevate di una tipica portatile è comprensibile voler mettere pressione il giocatore con un gruppo numeroso di nemici, ma questo a lungo andare ha una conseguenza di rendere le battaglie molto monotone.
Ricordate gli attacchi fratelli che ho citato? Quelli sono gli unici che riescono a colpire costantemente tutti i nemici presenti sul campo di battaglia e quando si è in una situazione da due contro sei, è istintivo cercare di usare quelli attacchi per velocizzare la pratica e questo rende l’approccio di ogni battaglia uguale e alla lunga stancante e quasi noioso.
Infine mi sento di criticare aspramente le performance, essendo uscito nell’ultimo anno di vita della Nintendo Switch le ottimizzazioni non sono per niente al meglio, i tempi di caricamento sono lunghi in generale, e ci sono momenti in cui ci sono evidenti cali di frame quando ci sono più effetti di luce in battaglia. Anche in certe zone di esplorazione sembra che il gioco faccia fatica a tirare i suoi 30fps.
Fortunatamente non ho rilevato problemi di rallentamenti che hanno influito con la mia reattività in battaglia ma è innegabile che la povera Switch fa molta fatica con questo gioco, se possedete una Switch 2 i tempi di caricamento sono dimezzati, per fortuna, il che fa tantissimo per rendere il gioco più dinamico e meno un fissare schermate di caricamento, specie nei momenti in cui vi sono battaglie in rapida successione.
In Conclusione
Nonostante i difetti di performance e ripetitività di alcune battaglie, mi sono davvero divertito con Mario e Luigi Fraternauti. Sembra quasi che AlphaDream non ci abbia mai davvero lasciato. L’umorismo della serie è intatto, visivamente questo è il capitolo 3D migliore in assoluto e anche il gameplay riesce a mantenere la struttura classica mettendoci anche le sue piccole nuove introduzioni.Acquire ha fatto un lavoro eccezionale con questo gioco dove le uniche pecche sono state: una durata un pò tirata, battaglie che per me sono diventate ripetitive e performance non esattamente ottimali sulla console di origine. Ma tutto sommato penso che siano solo dei piccoli nei in un’esperienza tutto sommato molto positiva.
Se non avete mai giocato a un RPG di Super Mario questo è più che mai il momento migliore per buttarvi perchè non avete mai avuto un livello simile di contenuti concentrati su una singola console.
Mario e Luigi Fraternauti potrebbe benissimo essere il vostro trampolino di lancio verso il mondo degli RPG a turni.
Quindi non aspettate e lanciatevi all’avventura! Per chi l’ha già giocato fatemi invece sapere quali sono i vostri momenti preferiti in questo gioco. Avete giocato altri capitoli della serie? Quali sono i vostri RPG preferiti del mondo di Super Mario? Fatemi sapere sono davvero curioso.
Mario e Luigi è tornato e non potrei essere più felice della cosa, posso solo sperare che questo sia un inizio di un florido futuro.
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