Videogiochi della mia vita - Super Mario World + All Stars

 

Se c'è stata una costante nella mia vita sono stati i videogiochi. Ancora adesso sono l’hobby a cui mi dedico maggiormente e che voglio continuare ad esplorare, scoprire apprezzamenti per nuovi generi e nuovi creatori, che siano scrittori, designer, musicisti o artisti.


Ed è per questo che ho deciso di iniziare questa piccola rubrica dove ripercorro la mia esperienza videoludica, parlare dei videogiochi che più mi sono rimasti impressi. E nonostante non voglia andare in ordine cronologico, ho ritenuto importante partire dal principio.



VI RICORDATE IL VOSTRO PRIMO VIDEOGIOCO?

Io in realtà non sono sicuro, stando ai miei genitori il mio primissimo approccio con un videogioco è stato il Commodore Vic-20, ma non ho mantenuto alcun ricordo. Ciò che ricordo distintamente però è mio padre arrivare a casa un giorno con una scatola contenente un Super Nintendo, due joypad e una copia di Super Mario World.


Super Mario è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni, da sempre la mascotte principale del mondo Nintendo e ancora adesso in grado di lasciare il suo impatto su qualsiasi generazione. Super Mario World era il titolo di lancio per il Super Nintendo e la prima introduzione di Yoshi, il dinosauro che accompagnerà Mario per tutta questa avventura, mentre Mario è come sempre impegnato a salvare la principessa Peach, Yoshi è invece impegnato a salvare gli altri Yoshi prigionieri di Bowser.




Esplorare questi mondi strani, incontrare i vari nuovi mostri, superare le infide trappole dei castelli il tutto usando i vari poteri di Mario ha fatto scattare un qualcosa che fin da allora mi ha tenuto estremamente affascinato dal concetto dei giochi a piattaforme, ed ero sempre curioso di andare oltre vedere quali livelli mi aspettavano più avanti e, a volte, semplicemente tornare indietro e rifare quei livelli che mi piacevano di più, come se il mondo fosse il mio piccolo parco giochi.


Da bambino Yoshi era la mia parte preferita di questo gioco, non solo lo trovavo adorabile come creatura, ma era anche divertente il solo poter andare in giro e divorare buona parte dei nemici rendendo il livello più facile. Un’altra cosa che adoravo molto era scoprire le altre varianti di colori e i suoi vari poteri! Nel momento in cui abbiamo scoperto la variante blu di Yoshi che ti permetteva di volare con ogni guscio che mangiava, era praticamente quello che cercavamo sempre di prendere per rendere il livello più facile da finire.


Ho parlato al plurale? Certo perchè questo gioco come molti nella mia infanzia è stata più un’esperienza collettiva che singola. Era periodo in cui anche le mie sorelle e mio padre erano appassionati di videogiochi e finire giochi per il Super Nintendo era un'esperienza da condividere, aiutandoci nei livelli più difficili, cercando di trovare le uscite segrete per i vari livelli. Mio padre aveva pure comprato uno di quei libri pieni di trucchi e guide strategiche per cercare di scoprire tutte le uscite possibili di questo gioco! 


Queste esperienze collettive non erano limitate solo a Super Mario World ovviamente ma alla maggior parte del nostro catalogo Super Nintendo e sono durate per buona parte della mia infanzia fino a che non rimasi praticamente l’unico in famiglia ad aver mantenuto questo interesse, ripensandoci adesso penso che abbiano contribuito molto a trasformare questo passatempo in una passione.


Ancora adesso Super Mario World è uno dei miei giochi preferiti in assoluto e lo considero ancora imbattuto per quanto riguarda i vari Super Mario in 2D.


Parte di tutto questo potrebbe essere nostalgia, di certo non lo escludo, ma penso che ci siano dei piccoli tocchi di genio nel design di Super Mario World che non sono più stati replicati nei capitoli successivi. 


In primis, il design del mondo. Super Mario World propone per la prima volta un mondo completamente interconnesso che ti da l’idea di esplorare un vero e proprio continente questo anche aiutato dalla grande quantità di uscite segrete che ti permettono di sperimentare più strade per raggiungere l’obiettivo finale che è il castello di Bowser. Non vi sono collezionabili che ti bloccano l'esplorazione, l’unico limite in questo gioco era la tua capacità esplorativa ed è una cosa che penso sia stata del tutto rimossa dai Super Mario moderni.


Ricordo ancora la sorpresa della prima volta che si completa il mondo speciale e tutta la mappa del mondo assume una palette autunnale e le tartarughe indossano maschere di Mario al posto dei loro normali gusci, è una delle cose più divertenti che Mario abbia mai fatto con i suoi nemici e che non è stata mai ripetuta in futuro. Sono questo insieme di piccole cose che gli danno un fascino particolare che gli permette ancora di spiccare dopo ben 30 anni.


Ma Super Mario World non è stata la mia sola introduzione perché dopo non molto tempo, arrivò nella nostra casa Super Mario All Stars.



Oggigiorno rifacimenti e rimasterizzazioni sono estremamente comuni, per alcuni anche sarebbe il caso di dire abusate. In un'industria che sembra sempre più focalizzata ad ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, non si può andare un mese quasi senza vedere un annuncio di un gioco che ci viene riproposto da riacquistare con lo specifico scopo di farci crogiolare nella nostra nostalgia ad un prezzo contenuto.


Questa pratica non era del tutto assente ai tempi ma erano casi più contenuti, e Super Mario All Stars identifica uno dei migliori approcci a questo tipo di riedizione, oserei dire che in un mondo perfetto sarebbe diventato lo standard qualitativo su come approcciare una riedizione.


Super Mario All Stars è una raccolta di tutti i capitoli della serie di Super Mario per NES, completamente ricreati da zero per essere portati sulla generazione successiva, non solo a livello visivo ma anche a livello di controlli e la possibilità di salvare il gioco, che non era possibile nella versione precedente. Uno dei giochi inclusi Super Mario The Lost Levels era per di più inedito per il mercato occidentale, essendo un seguito del primo gioco con una difficoltà elevata.

Se Super Mario World è quello ad avere piazzato le basi per la mia passione giochi come Super Mario All Stars sono stati il cemento che le hanno consolidate, e ho speso tantissimo tempo con ciascuno di questi giochi, al punto che ancora oggi non riesco a giocare alle versioni originali a 8-bit.


Se dovessi indicare il mio preferito fra i titoli contenuti in questa raccolta sicuramente andrà a Super Mario Bros 3, un gioco talmente iconico che la sua influenza si continua a sentire tutt’oggi nell’ossatura di giochi come Super Mario Wonder. Non solo visivamente questo gioco era assolutamente fantastico, mostrando un livello di dettaglio e colore che era inarrivabile per un titolo di lancio come Super Mario World, ma era semplicemente un gioco che sembrava immenso!


A differenza di esplorare un singolo continente si vagava verso varie regioni ove ciascuna aveva il suo tema: da Deserto, a Isola, a Ghiaccio, a Fuoco, e c’era pure un livello in cui i nemici erano giganti e ricordo ancora quanto fossi sorpreso quando nel quinto mondo! Uno dei livelli comporta scalare una torre e nel momento in cui raggiungi la cima la mappa cambia completamente e i livelli successivi sono tutti ambientati tra le nuvole. A vederlo adesso non sembrerà niente di eccezionale, ma vederlo con gli occhi di un bambino era stata una sorpresa davvero inaspettata e alle volte è tutto quello che ci vuole per lasciare il segno.


Un’altra cosa che ho apprezzato e ancora apprezzo tantissimo è la quantità di potenziamenti, Mario World dalla sua aveva solo il fiore di fuoco e la piuma cappa, ma in Mario Bros 3 c’erano poteri come il costume da Rana, Tanuki e la Tuta Martello che non solo cambiavano totalmente l’aspetto di Mario in gioco ma erano molto divertenti da usare, specialmente il costume da rana che poteva rendere i livelli acquatici uno scherzo. 


Super Mario Bros 3 è decisamente la mia medaglia d’argento per quanto riguarda la serie di Mario in 2D, ma c’è un altro gioco in questa collezione che mi ha sempre divertito molto e ho l’impressione che oggigiorno non riceva il giusto rispetto ed è Super Mario Bros 2.


Super Mario Bros 2 è un caso estremamente unico per Super Mario, è stato l’unico gioco in cui Bowser non era il cattivo principale ed è stato il primo gioco ad avere quattro personaggi giocabili tra cui anche la stessa principessa Peach, per la prima volta non vittima di rapimento. Il flow di questo gioco era anche diverso dal solito livello lineare, era molto più vasto ed esplorativo, si combattono nemici raccogliendo oggetti da terra, e non c’erano i classici funghi e fiori come potenziamenti e l’intero mondo da esplorare aveva stranezza onirica con nemici che fino ad allora non si erano visti in nessuno degli altri giochi.



La ragione per tutto questo è che in origine, si trattava di un gioco completamente originale Nintendo, chiamato Yume Kōjō: Doki Doki Panic, la livrea di Super Mario è stata solo applicata successivamente. Questo fatto per quanto corretto e importante citarlo a livello storico a volte l’ho sentito menzionato in un senso quasi dispregiativo, come se questo non rendesse Mario Bros 2 un “vero” Super Mario, ma questo per me non potrebbe essere più sbagliato visto che oggigiorno il mondo di Mario è pieno di personaggi che hanno avuto la loro origine direttamente da Doki Doki Panic e anzi sarebbe bello vedere Nintendo celebrare di più questo gioco.


La stranezza di tutto era ciò che mi aveva colpito e questo è stato uno dei primi esempi in cui giocando ad un videogioco finivo con lo scegliere il personaggio femmnile, perché Peach è fantastica in questo gioco con la sua abilità di planare. Certo, rende tutto estremamente più facile, ma non importava: alla fine quel che mi interessava era il mio divertimento.


Super Mario quest’anno compie 40 anni ed è onestamente incredibile pensare che non solo sia ancora in giro ma che è ancora saldamente il portabandiera della casa di Nintendo, soprattutto quando altri personaggi che sono stati ispirati dal suo successo sono ormai scomparsi del tutto. 


Personalmente sarò sempre un fan di questa serie perchè è stata praticamente la mia volta verso un mondo che in tutti questi anni mi ha introdotto a tantissime fantastiche esperienze fra tantissimi generi videoludici. Ancora oggi Mario è quasi sempre il primo motivo a spingermi a comprare una nuova console Nintendo. Non so se ci saranno mai altri giochi nella serie che mi faranno provare lo stesso livello di magia e meraviglia di quando ero bambino, ma una cosa è certa, Mario sarà sempre in grado di farmi divertire.

LONG LIVE KING MARIO!


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