The Queen of Villains - La lotta per la vetta


Sono stato un fan del wrestling da fine 2003, quando Smackdown andava in onda in Italia e sono stato immediatamente catturato da personaggi come Eddie Guerrero. Sono diventato un appassionato e, nonostante non seguo sempre a tempo pieno, cerco sempre di rimanere aggiornato sugli avvenimenti e imparare riguardo la storia del wrestling. 


Di recente ho iniziato ad educarmi sul mondo del Wrestling Giapponese, così quando ho saputo che Netflix stava pubblicando una biografia su Dump Matsumoto, uno dei più grandi heel del mondo del Wrestling Femminile, ero entusiasta della notizia. Specialmente perché si trattava di una produzione giapponese e volevo vedere come avrebbe trattato il tema paragonato a biografie occidentali come The Warrior: The Iron Claw. Il risultato è stato parecchio divertente.


The Queen of Villains



Riguardo la trama


La storia ha inizio nel giappone del 1974, dove una piccola Kaoru Matsumoto e la sua sorellina stanno raccogliendo bottiglie vuote dal vicinato per fare qualche soldo. La famiglia di Kaoru è sempre stata povera e a malapena tirava avanti, suo padre non era d’aiuto in tutto questo, spendendo tutti i suoi soldi in alcool ed essendo un genitore assente e molto violento.


È stato durante uno di questi litigi tra il padre e la madre che scappa di casa per ritrovarsi in una palestra dove le donne della AJW (All Japan Women Pro Wrestling), si stavano allenando e Kaoru è immediatamente attratta da una giovane Jackie Sato.


Da quel giorno Kaoru sogna di diventare una Wrestler, nel 1979 finalmente trova il coraggio di partecipare ad un provino dove viene scelta come matricola: la sua strada per diventare una professionista inizia subito e l’allenamento è estenuante, gli standard richiesti dalla federazione sono molto alti e vi sono anche problemi di bullismo in particolare dalle colleghe anziane della federazione che non sono molto entusiaste alla possibilità di essere rimpiazzate.


Una grossa fonte di motivazione per continuare su questa strada è l’amicizia che nasce con la compagna Chigusa Nagayo. Le due hanno molto in comune: vengono da una situazione familiare difficile, hanno pochi soldi e stanno scommettendo tutto sul diventare una nuova stella del Wrestling, come il loro idolo Jackie. Questa amicizia lentamente diventa una rivalità, quando Chigusa riesce ad imporsi in coppia con un’altra matricola Lioness Asuka, insieme diventeranno la più grande attrazione nella compagnia e nuove eroine per tutte le ragazze in giappone, le Crush Gals.


Ma ad ogni eroe serve un buon cattivo ed è a questo punto che tutta la rabbia e frustrazione di Kaoru esplode, la sua rivalità con Chigusa ormai diventata puro astio tra loro con Kaoru che si spoglia della sua identità da brava ragazza diventando Dump Matsumoto: una donna violenta, assetata di sangue e con un solo obiettivo, distruggere Chigusa e diventare la donna più odiata del Giappone.


La storia ha un ottimo ritmo e scorre molto bene, non sembra mai di stare assistendo ad un riassunto di Wikipedia con gli eventi chiave della vita di una persona. C’è molto dramma e i personaggi e situazioni sono molto credibili, non è incentrato solo su Kaoru ma anche Chigusa, Asuka e i loro problemi personali.


Il wrestling nella serie era molto godibile e ben girato, rendendolo divertente da guardare. C’è molta ambiguità sul fatto che gli incontri siano reali o stiano seguendo un copione, che penso aiuti molto chi non è fan del wrestling ad essere catturato nel dramma dell’incontro. C’è anche tantissima attenzione ai dettagli, in particolare i design dei costumi, per essere più accurati possibili agli originali e i risultati sono perfetti.


Se c’è un tema ricorrente tra i personaggi in questa storia è la realizzazione di sé. Il wrestling è il mezzo per realizzare i loro sogni nella vita, e il loro sogno di seguire le impronte del loro idolo le porterà a fare i conti con la realtà di cosa significa essere una star di quel livello, e se la persona che sei sul palco sta avendo il sopravvento sul personaggio di tutti i giochi, specialmente in un ambiente la cui essenza può essere molto tossica e sfruttatrice.


Riguardo i Personaggi



Essendo la protagonista, Kaoru è quella che riceve il maggior sviluppo nella serie. È una ragazza molto dolce e timida, al punto da essere quasi servile pur di accontentare le persone che ha intorno e schiava delle sue insicurezze. Nessuno nella compagnia è disposto a darle credito o dedicarle del tempo, che sia per il suo fisico corpulento o che combatta come se fosse spaventata di far male alle avversarie.


La maggior parte del tempo è relegata a lavorare come promoter piuttosto che lottare e le veterane la ignorano completamente, probabilmente aspettandosi che abbandonerà da un momento all’altro.


Vi sono però degli scorci di una bomba ad orologeria pronta ad esplodere: tutta la frustrazione accumulata da nessuno che crede nel suo potenziale, il sentirsi scaricata dalle persone a cui vuole bene e l’eterno astio per quello sfaticato del padre, la spingono a prendere l’iniziativa diventando la donna più odiata nel wrestling, con tutte le conseguenze del caso, perchè non è limitato solamente a essere fischiato sul ring. Tutto questo è rappresentato alla perfezione dall’attrice scelta per il ruolo.


Yuriyan Retriever ha dato uno spettacolo incredibile, il suo range emozionale era immenso e ha dominato lo schermo. La sua abilità di passare dal nulla tra piccola e dolce Kaoru ad infuriata e sadica Dump, è davvero fantastica. Spero di poter vedere più dei suoi lavori in futuro perché era davvero l’attrice di spicco nella serie.


Chigusa è un personaggio di cui ancora mi sento combattuto riguardo alla sua rappresentazione, mi è piaciuto molto vedere il legame che si è creato tra lei e Kaoru ed è stato triste vedere come tutti la trattavano solo perchè, a differenza di Kaoru, lei aveva effettivamente il carattere per rispondere, ma ci sono stati dei momenti in cui le sue motivazioni non erano così chiare, almeno in principio.


Dopo una seconda visione posso vedere come si sente isolata in quell’ambiente e come essere la star di punta sia una necessità per lei, vuole dimostrare di essere all’altezza e vi sono momenti in cui si sente mancare il terreno sotto i piedi. Molto ironico come la ragazza che più di tutte vuole farcela da sola si trovi in una situazione dove il suo successo non è dipendente solo dalla sua rivale, ma anche dalla sua partner.


Lioness Asuka sfortunatamente è il terzo incomodo in questa situazione, lei è responsabile del successo di Chigusa ed è anche l’unica ad averla costantemente difesa dietro le quinte, la loro amicizia sembra genuina e non una questione di sola necessità, ma dopo un pò di tempo la sua presenza finisce per diventare insopportabile per lei. Asuka è costantemente messa in ombra da lei, adottare le sue mosse, seguire le sue idee, ritrovarsi incastrata in una rivalità che ruota più attorno alla sua partner, mentre a nessuno sembra importare della possibilità che Asuka possa diventare la nuova campionessa mondiale.


In Conclusione


A conti fatti ho pochi problemi nel modo in cui sono stati gestiti i personaggi, ma penso che avere almeno un episodio in più avrebbe aiutato a realizzare sia Chigusa che Asuka allo stesso livello di Kaoru. Dopotutto penso che questa storia sia tanto la storia della cattiva quanto quella delle eroine.



Personalmente credo che questa serie sia stupenda, se sei un fan del wrestling devi assolutamente vederla, è una finestra nel picco del wrestling femminile in giappone ed è specialmente interessante paragonarlo a quello che stava succedendo in occidente, dove si è dovuto aspettare fino al 2016 perché il Wrestling  femminile ricevesse il rispetto che merita di fronte al vasto pubblico. Se sei curioso di sapere di più sulla storia di questi personaggi, ti consiglio il documentario di KimJustice su Youtube, sono stati la mia principale fonte di informazioni sulla storia del Wrestling Giapponese per un bel pò di tempo, quindi dategli un'occhiata: non ve ne pentirete. Il video è in inglese ma provvisto di sottotitoli nel caso aveste difficoltà a seguire solamente l’audio.



Ma nel caso non siate fan del Wrestling? Beh, pensate che la storia di un gruppo di donne che colgono l’occasione in un disperato tentativo di affermare se stesse con le proprie forze e ottenere ciò che vogliono dalla vita, sia qualcosa che possa interessarvi? Perché alla fine dei conti è di questo che parla questa storia, il wrestling è solo un mezzo per raggiungere questo obiettivo.


Quindi fate un salto su Netflix, dategli un'occhiata e fatemi sapere cosa ne pensate. Sono solo 5 episodi di un'ora ciascuno, scorre molto in fretta e avendo un finale definitivo, non c’è da preoccuparsi di eventuali cliffhanger. Per quelli tra voi che l’hanno già visto, seguitemi nella…


SEZIONE SPOILER - Procedi a tuo rischio e pericolo


Volevo parlare brevemente di alcune scene chiave che ho davvero apprezzato e alcune che potevano essere fatte un filo meglio.


Abbiamo parlato di come problemi di familiari siano stati un aspetto importante per il legame tra Kaoru e Chigusa e per quanto penso che la relazione tra Kaoru, sua madre e sua sorella fosse molto ben fatta, penso che avrebbero potuto fare qualcosa di più con Chigusa, è stata abbandonata dai suoi genitori molto giovane e così è passata da casa di affidamento e casa di affidamento.


Subito dopo il suo debutto, incontra nuovamente i suoi genitori che le chiedono scusa per tutto quello che è successo, lei rifiuta le loro scuse e per tutto il resto della serie continuano a vegliare su di lei in un disperato tentativo di riappacificarsi. Ad un certo punto questo succede, dopo un incontro particolarmente brutale contro Dump che Chigusa avrebbe dovuto vincere. Una volta uscita dall’arena, insanguinata, la testa rasata sentendosi come se fosse appena stata rimpiazzata, decide di accettare i suoi genitori per la prima volta dopo anni e si lascia andare in un abbraccio con sua madre.


Non penso che sia irrealistico per lei il provare ancora risentimento nei confronti dei suoi genitori, ma penso che sarebbe potuto essere interessante procedere per gradi fino all’accettazione da parte di Chigusa, è uno di quegli aspetti in un episodio in più, avrebbe potuto aiutare.


Potrei dire la stessa cosa anche del tempo speso con Dump Matsumoto, solo 2 dei 5 episodi sono spesi con questa versione più violenta di Kaoru che sarebbe stato anche accettabile, se non fosse per un aspetto chiave di tutto, la sua vita dietro le quinte.


Negli anni 80, tutti erano convinti che ciò che accadesse sul ring fosse reale e non inscenato, perciò quando l’intero giappone assiste alla sua eroina che viene fatta sanguinare sul ring decidono di rispondere a tono con varie minacce di morte, alcune di queste dirette alla sua famiglia, rendendo la vita difficile per tutti. Avrei davvero voluto vedere di più di come avrebbe reagito a questa costante pressione di essere così tanto sommersa di odio ogni secondo della sua vita.


Vediamo il più delle sue reazioni stando nel personaggio e per quanto sia chiaro verso la fine che è stanca di questa vita e ha bisogno di una pausa, penso che si sarebbe potuto mostrare in un modo più crudo e viscerale.


Voglio particolarmente lodare il finale della serie, l’incontro di ritiro di Dump Matsumoto e il suo ultimo incontro con le Crush Gals, trasformato in un accoppiata improvvisata tra lei e Chigusa, insieme di nuovo come amiche dopo tantissimo tempo e per la prima volta insieme nel ring, con Kaoru che può mostrare al pubblico che nonostante tutte le armi e il barare, lei è comunque una wrestler davvero brava.


È stato un incontro incredibile e una perfetta chiusura per la serie perchè ha mostrato quando lontano si sono spinte queste matricole in 10 anni, da ragazzine con un sogno all’evento principale della loro compagnia, incidendo per sempre i loro nomi nella storia del wrestling.


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