Netflix Devil May Cry (2025) - Stagione 1 - Altalenante ma godibile
Capcom è una compagnia che in ogni generazione è riuscita a creare un nuovo franchise che è poi diventato iconico per la loro identità, e durante l’epoca della Playstation 2 niente ha forse raggiunto il livello di Devil May Cry.
Dante non solo è diventato uno dei protagonisti più popolari dell’epoca ma questo gioco ha anche creato un nuovo genere attorno a sé, che viene definito character action.
La serie ha avuto alti e bassi nella sua esistenza, ma persiste ancora oggi con l’ultimo capitolo Devil May Cry 5, uscito nel 2019. La serie non è più prolifica come una volta ma è chiaro che Capcom riconosca ancora il suo altissimo potenziale, e il pubblico è sempre in trepidante attesa di un eventuale annuncio del sesto capitolo.
Con un simile bagaglio alle sue spalle era solo questione di tempo prima che Netflix aggiungesse anche questa serie nella sua crescente lista di adattamenti animati. Nonostante un iniziale entusiasmo, l’animo attorno a questa produzione sembrava diventare sempre più amareggiato con quante più informazioni venissero rivelate dal creatore della serie Adi Shankar.
Piccola premessa, quando scrivo questi articoli cerco sempre di isolarmi dal clima e opinioni che circondano l’opera di cui sto parlando, penso che sia assolutamente necessario ed importante per dare un'opinione che sono sicuro sia mia al 100%...
Purtroppo questa volta non è stato del tutto possibile, il mio social media era invaso da fan che erano estremamente delusi da questo titolo, portando anche buone critiche. La serie ha già vissuto attraverso un reboot videoludico nel 2013 che ha intenzionalmente stravolto molti dei concetti originali, per questo motivo molti non erano aperti ad un'ennesima nuova interpretazione dei personaggi a cui sono affezionati.
Ammetto che avevo un timore di non poter cogliere a pieno i loro sentimenti a riguardo. Io stesso sono stato iniziato alla serie dal quarto capitolo e ancora oggi non li ho ancora giocati tutti, mi sento di definirmi un fan più casuale della serie più che un vero appassionato. La mia intenzione in principio era quella di rivisitare tutti i capitoli della serie su Playstation 2, terminando con l’adattamento anime di Madhouse del 2007, e solo successivamente vedere la serie, in modo da comprendere meglio il punto di vista degli appassionati.
Ho deciso però di lanciarmi sull’adattamento di Netflix prima di iniziare questa avventura, non solo perché penso che ci sia merito in un punto di vista di un non appassionato, ma sarà anche interessante vedere se il mio su questa serie cambierà radicalmente nel momento in cui sarò più in linea con la lore dei videogiochi.
Devil May Cry
Riguardo la Trama
La storia si apre al Vaticano, dove un demone Bianconiglio riesce a rubare Force Edge, la spada appartenuta al demone Sparda, lasciandosi alle spalle una strage. L’evento giunge all’attenzione degli Stati Uniti, dove il vicepresidente William Baines si interessa personalmente alla situazione.
Grazie alla sua rete informativa riesce a scoprire le intenzioni di Bianconiglio: utilizzare la spada di Sparda per distruggere il muro che separa il mondo degli umani dal Makai, il mondo dei demoni, e scatenare una vera e propria invasione demoniaca. Egli è già in possesso di una gemma blu che è parte di una chiave che risveglierà il vero potere della spada, l’altra parte è una gemma rossa che si trova attualmente al collo di un cacciatore di demoni che opera a New York chiamato Dante.
È in quel momento che Baines manda il suo corpo speciale di cacciatori di demoni chiamato DARKCOM per riuscire a trovare Dante, mettere al sicuro la gemma rossa e impedire a Bianconiglio di portare a termine il suo piano. Fra gli agenti di Baines vi è una ragazza di particolare importanza, Mary Ann Arkham, nome in codice Lady.
Ha inizio dunque una feroce caccia all’uomo con Dante che si troverà per la prima volta a fare i conti con la sua vera natura.
La serie è un concentrato d’azione fin dai primi momenti, con le due fazioni che cercano disperatamente di raggiungere l’oggetto del loro desiderio. Dante di per sé non starà certo fermo a guardare e farà di tutto per proteggere quella gemma che per lui è così importante essendo anche un ricordo di sua madre. Ogni episodio ha la sua scena chiave molto esagerata: sia essa uno scontro a fuoco, all’arma bianca o un inseguimento ad alta velocità, è perfetta per essere accompagnata da un bel pacco di pop corn.
Ad accompagnare tutto abbiamo un accompagnamento che unisce Rock, Metal e un tocco di Dubstep che si sposa benissimo con ogni incarnazione della serie ed è onestamente una delle parti migliori di tutta l’esperienza. Come ciliegina sulla torta abbiamo anche contributi di band come: Limp Bizkit, Rage Against the Machine ed Evanescence per creare quella perfetta atmosfera musicale dei primi anni 2000.
Personalmente sono un pò combattuto sulla loro inclusione. Ad eccezione di Evanescence, i quali hanno scritto la canzone appositamente per questa serie, il resto delle canzoni su licenza sono prese da vecchi successi delle loro band, e per quanto siano il mio genere di musica, avrei preferito che quei soldi fossero stati impiegati per nuove canzoni uniche per questo progetto, magari aggiungere più tracce storiche dai videogiochi da accompagnare a Devil Trigger e Devils Never Cry che ricevono entrambe un remix per questa serie.
Per quanto l’estetica generale non sia niente di particolarmente brillante, le scene d’azione sono molto ben dirette e gradevoli da guardare, e ho apprezzato in particolare la sigla di apertura e alcune scelte stilistiche nell’episodio sei. Mi chiedo se con più tempo e libertà estetica gli animatori sarebbero stati in grado di creare qualcosa più unico e visivamente particolare.
L’unica grossa critica che mi sento di dare è che alcuni dei demoni sono stati resi in un 3D che è davvero tanto palese e ammetto pure a me ha fatto un minimo storcere il naso, per quanto sia stato bello vedere inclusi personaggi come Agni&Rudra ed Echidna tra i demoni guidati da Bianconiglio.
Per me il punto più dolente di questa serie è stata l’inclusione di DARKCOM, corpi militari d’elite sono un trope che viene utilizzato spesso in media occidentali e finiscono quasi sempre per essere una propaganda su quanto è forte e bravo l’esercito, il che non aiuta a farmeli piacere. Posso dare credito alla serie che approccia la cosa da un punto di vista molto più critico e posso anche concordare col messaggio finale che sembra vogliano trasmettere, ma rimane un trope che sono stanco di vedere, e soprattutto sono un elemento che appare troppo estraneo per una serie come Devil May Cry.
Penso inoltre che ci poteva essere un modo per integrare qualcosa di simile a DARKCOM, che potesse trasmettere lo stesso messaggio, ma che fosse molto più in linea con la serie, ma ne parlerò più avanti.
Riguardo ai Personaggi
Se dalla premessa sembra che Dante sia più un personaggio che viene messo più in un ruolo secondario piuttosto che quello da protagonista… Siete corretti in questa assunzione. Questo non è necessariamente un grosso problema ma posso capire se per alcuni questa possa essere già la prima grossa delusione della serie.
Dante come personaggio non mi è sembrato tanto diverso da come viene rappresentato in Devil May Cry 3: è giovane, strafottente e sicuro di sé, ma allo stesso tempo un pò impacciato. Ho trovato molto divertente vederlo salvare una persona e incespicare quando tenta di dire una frase ad effetto. Il suo insultare costantemente i nemici sarà sempre uno dei lati migliori del suo personaggio, ma non posso fare a meno di pensare che si siano tenuti troppo sul sicuro con lui, troppo monotono nel suo carattere. Non sono dispiaciuto nel vederlo effettivamente perdere qualche scontro o sconfitto in astuzia in un paio di occasioni, perché è molto più interessante vederlo crescere come personaggio piuttosto che vederlo come un guerriero quasi invincibile.
Le scene che ho più apprezzato con Dante sono stati i vari piccoli flashback sul suo passato tragico e la morte di sua madre: sono ritratte come Dante che sta avendo un episodio di stress post traumatico quando si ritrova in un incendio o rivede quella che potrebbe essere la figura di sua madre o suo fratello. Mi piace vedere un Dante più marcato dal suo trauma che fa breccia in quella sua armatura di confidenza, lo rende più tondo come personaggio e mi fa apprezzare di più vederlo nella lotta per superare questo trauma. Spero che verrà esplorato di più questo lato in futuro, soprattutto perché è una componente chiave della sua natura di mezzo demone e di come dovrà scegliere in futuro da che parte stare.
Ma se pensate che a Dante sia andata male questa stagione… è un niente rispetto a ciò che è toccato alla povera Lady. È una giovane ragazza traumatizzata dalla perdita della famiglia in tenera età, che si è unita a DARKCOM per cacciare i demoni e placare il trauma del suo passato con una buona dose di vendetta. È il personaggio più centrale degli eventi e l’ho trovata davvero pesante. È sempre arrabbiata, impreca come uno scaricatore di porto ed è estremamente testarda e non incline ad ascoltare Dante per via della sua natura di mezzo demone.
È chiaro che la storia vuole avere come finale una sua apertura mentale ed elaborazione più salutare del suo trauma che le permetterà di vedere il mondo in un modo meno bianco e nero, ma il suo carattere metterà a dura prova la vostra pazienza. Come ciliegina sulla torta abbiamo un nuovo design con la divisa di DARKCOM che trovo assolutamente terribile, non me la fa riconoscere come Lady e per aggiungere insulto, abbiamo una scena di pochi secondi in cui vediamo Lady con il suo costume tipico dei videogiochi… durante un flashback.
Sono stato molto negativo con lei me ne rendo conto, ma sono convinto che lo spazio per correggere ci sia. Mi è piaciuta molto la sua backstory ed è chiaro che è previsto un cambio di rotta per lei all’orizzonte, ma ho paura che potrebbe essere troppo poco e troppo tardi.
Parliamo infine di Bianconiglio, l’antagonista principale di questa stagione e onestamente uno dei miei personaggi preferiti dell’intera serie. Per cominciare il suo design, ispirato chiaramente ad Alice nel Paese delle Meraviglie, lo trovo davvero figo, ha tanto carisma e presenza come cattivo. Il suo doppiatore, Hoon Lee, ha una voce eccezionale per lui che sa trasmettere lo charme e la confidenza di un uomo che è sempre dieci passi avanti ai suoi avversari, e la rabbia e il dolore di un uomo che ha perso tutto e vuole disperatamente la sua vendetta.
Bianconiglio non era sempre stato malvagio in origine: il suo scopo, per lui e la sua famiglia, era di scappare dal Makai, sfuggire all’influenza di Mundus e trovare un modo per ricominciare a vivere in pace altrove. Il mondo degli umani aveva però altri programmi: Bianconiglio ha perso la sua famiglia e amici in un solo colpo e tutto ciò che gli è rimasto ormai è vendicarsi con ogni mezzo necessario, non importa chi ne dovrà soffrire le conseguenze.
L’episodio 6 è il migliore dell’intera serie per me perché è in grado di intrecciare il passato di Lady e Bianconiglio assieme in una storia raccontata con quasi nessun dialogo, con due stili di animazione diversi: un umano ed un demone, entrambi hanno perso tutto e ad entrambi ormai è rimasta solo la vendetta per cui vivere, è un episodio davvero toccante e mostra a pieno la potenza dell’animazione e di come può riuscire a raccontare storie in modo proprio ed unico.
Dante, Lady e Bianconiglio fanno un bel trio per tirare avanti l’intera stagione, per quanto l’esecuzione non sia perfetta. Abbiamo Lady e Bianconiglio che rappresentano il costante contrasto tra due mondi che non vogliono accettare l’esistenza dell’altro e Dante catturato nel mezzo che scopre di rappresentare entrambi ma allo stesso tempo rigettato da entrambi perché rappresenta la coesione che nessuno di loro vuole accettare. Se si fosse potuto togliere il focus su DARKCOM e centrare la vicenda solo su questi tre personaggi avremmo potuto avere una stagione molto più forte e incisiva.
In Conclusione
Devil May Cry è una serie decisamente altalenante, l’azione è molto godibile e i punti fatti bene sono veramente fatti bene, ma vi sono molte altre cose che lo trascinano a fondo e possono rendere la visione molto pesante, specie quando passiamo più tempo con un ente governativo di cui non penso a nessuno possa davvero interessare rispetto ai personaggi che davvero volevamo vedere dai videogiochi.
È chiaramente metà di una storia, una seconda stagione è già stata confermata e voglio dare un minimo di credito agli scrittori perché, per quanto possano esserci problemi, è chiaro che hanno fatto le loro ricerche nella serie, facendo riferimenti a tutto l’universo di DMC dai videogiochi, ai manga, persino al vecchio anime di Madhouse.
Attenderò sicuramente la seconda stagione perché nonostante tutto sono ottimista per questa conclusione. Fatemi sapere cosa ne pensate; se avete apprezzato o meno certe scelte, se anche voi come me non avete più potuto sopportare Lady, o se pensate che tutti i cambiamenti invalidino completamente qualunque merito che la serie possa avere.
Come sempre sono curioso delle vostre opinioni, e la prossima volta che parlerò di Devil May Cry sarà dopo aver finalmente giocato per la prima volta il primo capitolo della serie su Playstation 2, spero che attendiate con ansia il mio primo passo verso riscoprire le origini di questa serie.
Nel frattempo per chi è rimasto e ha già visto la serie, ho ancora un punto di cui parlare nella…
SEZIONE SPOILER - Procedi a tuo rischio e pericolo
È giunto il momento di parlare più in dettaglio di William Baines e di come secondo me avrebbero dovuto gestire un associazione come DARKCOM per non renderla così fastidiosamente intrusiva in quello che dovrebbe essere Devil May Cry.
Come detto in precedenza, William Baines è il vicepresidente degli stati uniti d’america ed è ritratto come l’uomo che è davvero dietro le decisioni del governo con un presidente parodia di un petroliere texano che è mostrato come un totale incompetente. Baines è un uomo estremamente timorato di Dio, ed è convinto di essere in una missione divina per eradicare ogni singolo demone che minaccia la terra, ed è per questo che viene fondata DARKCOM.
Ogni suo mezzo e conoscenza demoniaca vengono messe al servizio di un forte sviluppo tecnologico con lo scopo di eseguire un genocidio demoniaco. Alla fine della serie quando riesce ad impossessarsi di uno strumento usato da Bianconiglio per aprire portali verso Makai, lancia un completo assalto per conquistarlo.
La serie sembra farsi in quattro per cercare di mettere sfumature di grigio in Makai, i demoni non sono tutti creature assetate di sangue, il loro mondo è paragonabile a qualcosa come Mad Max, dove vive la legge del più forte e così hai demoni oppressi dal dominio di Mundus in un luogo completamente inospitale che vogliono semplicemente fuggire in modo da iniziare una nuova vita altrove. È facile vedere il paragone con profughi di guerra nel nostro mondo, dato che nel momento in cui sbarcano in un paese straniero sono tutti trattati con paura e disprezzo. DARKCOM è l’equivalente di una polizia che vuole sparare prima e non fare mai domande sul proprio operato.
La scena finale con l’invasione del Makai, è stato il momento in cui non sapevo davvero cosa pensare del messaggio che voleva essere mandato dalla serie. La parodia del governo americano, la sua propensione ad uccidere tutto ciò che ritiene diverso, fomentare paura nel popolo verso ogni cosa fuori dai loro confini, i militari esaltati del loro genocidio che festeggiano sulle rovine di Makai con teste di demone attaccate alle loro Jeep… Tutto questo è dannatamente reale e cose che accadono costantemente nel nostro mondo. Ma nel momento in cui tutto viene mostrato sulle note di American Idiot dei Green Day il tono comincia a sembrarmi molto confuso.
Piuttosto che essere un'accusa vera e propria all’America e alla sua guerra del terrore che è più una scusa per sottomettere e massacrare gente innocente e conquistare risorse nel nome della loro fantomatica democrazia, sembra più una constatazione sarcastica di ciò che accade nella realtà. Spero di sbagliarmi perché queste non sono vicende da prendere alla leggera e scherzarci sopra come inevitabili ed è grave il fatto che sia qua a chiedermi se era inteso per essere accusatorio o meno, perché credo che i tuoi messaggi, soprattutto politici, devono essere chiari!
Nonostante l’esecuzione dubbia, non sono assolutamente contro l’idea di introdurre un messaggio simile, ma penso davvero che potevano rendere tutto questo molto più in linea con i videogiochi e sarebbe bastato sostituire il governo americano con l’Ordine della Spada!
La maniacale devozione a Dio che ha Baines si sposa perfettamente con la struttura clericale di Fortuna e l’ordine della spada era intento a utilizzare e sottomettere i demoni per creare un loro personale esercito di angeli con cui poi imporsi come dominatori e, ai loro occhi, salvatori del mondo dalla minaccia demoniaca.
Invece di avere DARKCOM hai Lady e un altro gruppo di mercenari al soldo dell’ordine eviti in questo modo il dover mettere Lady in quel terribile nuovo design e metti anche le basi per un eventuale futuro della serie in cui introdurre Nero e Kyrie. Il messaggio che volevi mandare con loro che fomentano odio e paura verso questi demoni profughi sarebbe rimasto invariato e questo avrebbe pesato molto meno sui fan più appassionati. Probabilmente l'ultima cosa che volevano era assistere alle diatribe del governo americano in Devil May Cry!
Non so quale ruolo avrà Baines per il futuro della serie. L’ultimo episodio ha mostrato un Makai conquistato in parte dagli Stati Uniti, un Vergil che diventerà l’araldo dell’armata demoniaca contro l’invasione umana e anche un cameo di Arius da Devil May Cry 2. La carne sul fuoco è tanta, la seconda stagione è già stata confermata, quindi le sorprese alle porte sono ancora molte.
Voi che dite, avreste preferito avere l’ordine della spada al posto di DARKCOM? Pensate che avrebbe potuto funzionare mantenendo la storia relativamente intatta? Ci sono state altre cose che avreste cambiato in questa serie? Guarderete la seconda stagione? Come sempre, fatemelo sapere nei commenti.
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