Fist of the North Star: Lost Paradise - Un capolavoro mancato

Se siete della mia stessa generazione, vi sarà capitato almeno una volta di sentire parlare o vedere in televisione Ken il Guerriero. La storia di un uomo che vaga per la landa desolata in un mondo stravolto dall’apocalisse alla ricerca del suo amore perduto: lungo la strada affronterà vari ostacoli, aiuterà persone e incrocerà il suo pugno con altri potenti avversari col solo scopo di essere l’unico faro di speranza in un mondo che è stravolto da violenza e paura.

Buronson e Tetsuo Hara hanno creato un’opera assolutamente fantastica che ancora adesso si regge benissimo in piedi. Ken è un eroe stoico che non volta mai le spalle a nessuna ingiustizia e non teme di mostrare il suo lato fragile in un mondo dove ogni forma di compassione è vista come debolezza. I suoi nemici non sono solamente dei pazzi invasati senza morale ma vi sono anche personaggi complessi e memorabili con ogni scontro importante che si porta dietro tantissimo pathos. Dopo 40 anni è ancora una pietra miliare dei manga e animazione.

La serie non è stata estranea ad adattamenti in ambito videoludico, tra questi però ce n’era uno che da tempo ha sempre attirato la mia attenzione per via dello studio che vi ha lavorato: RGG Studio! Sono familiare da tempo con questo studio grazie al loro lavoro sulla serie di Yakuza, della quale sono diventato un fan appassionato dopo l’uscita di Yakuza 0.

La scelta dello studio mi sembrava perfetta perché entrambe le serie hanno punti in comune: un eroe forte e stoico come protagonista che si prodiga per aiutare gli altri, una storia fortemente drammatica, cattivi memorabili con battaglie ricche di emozioni che restano impresse. Sembrava davvero un incontro voluto dal destino, e finalmente sono riuscito a ritagliarmi il tempo per recuperare questo gioco. Ha ripagato la lunga attesa? Scopriamolo insieme.



Fist of the North Star: Lost Paradise

Riguardo la Trama

Invece di seguire la strada tipica di molti giochi ispirati ad anime del voler ripercorrere la trama da una battaglia iconica ad un’altra, Lost Paradise si impone come obiettivo quello di creare una storia alternativa completamente originale. La trama ha inizio dopo lo scontro tra Ken e Shin a croce del sud. Ken, era alla ricerca della sua amata Julia, sente delle voci riguardo una donna di nome Julia diretta ad una città chiamata Eden


Una volta raggiunta Ken si trova davanti quello che, in pari con il nome, sembra proprio un paradiso in terra. L’intera città è autosufficiente, in grado di fornire cibo, elettricità e acqua pulita ai suoi abitanti, il tutto in apparenza grazie ad un'enorme installazione a sfera intorno a cui Eden è stata costruita. L’installazione viene chiamata Sphere City ed è la fonte principale dell’elettricità e acqua che permette ad Eden di funzionare.


Dopo un colloquio con le guardie cittadine guidate dal capitano Jagre, Ken riesce ad avere un incontro con la regina Xsana, lei conferma che Julia è arrivata tempo fa ad Eden, mortalmente ferita, perchè venisse curata è stata portata all’interno di Sphere City in una camera chiamata stanza dei miracoli, dove è presente un dispositivo che si crede in grado di curare ogni ferita. Ma da quando ha iniziato a riposare al suo interno Sphere City si è completamente sigillata e nessuno ora è più in grado di accedervi.


A peggiorare la situazione sono le costanti incursioni dell’armata di Kyo-Oh, l’armata della rovina. Kyo-Oh è un potente combattente il quale nasconde la sua identità e da anni sta ammassando un gigantesco esercito per far finalmente capitolare Eden e assumere il controllo di Sphere City. Davanti a tutto questo Ken è costretto a stabilirsi in città, trovare il modo di salvare Julia e impedire a Kyo-Oh la conquista di Eden.



La storia ha decisamente una buona premessa, purtroppo fallisce nell’esecuzione in svariati punti. Il ritmo è inizialmente molto lento per poi andare a tutta velocità con troppi colpi di scena in rapida successione nella parte finale, non aiuta anche come la trama principale sembra essere costantemente interrotta per focalizzarsi su cameo e inclusioni di personaggi storici come Rei, Souther, Jagger, Toki e Raoh.

Ovviamente sono stato felice di vederli inclusi e mi rendo conto che, essendo un gioco prettamente dedicato ai fan, non avere questi personaggi sarebbe stato un enorme spreco, ma considerando che la storia ha una durata estremamente contenuta che difficilmente supera la decina di ore, penso che sarebbe stato meglio escluderli dalla trama principale e piuttosto includerli come personaggi in qualche storia secondaria.


Questo però si riflette negativamente sui personaggi principali di Eden, che sembrano messi da parte. Avrei voluto vedere approfondito il rapporto tra Xsana e suo padre Nadai, vedere un’amicizia più profonda sbocciare tra Jagre e Ken e dare molto più spazio alla minaccia di Kyo-Oh e il suo luogotenente Targa nella loro missione di prendere possesso di Eden. Una città come questa è veramente il paradiso in terra per il mondo di Kenshiro e offre tantissimi spunti per una storia complessa piena di intrighi e tradimenti e gente che si spinge al limite pur di conquistarla e instaurare la propria società perfetta.


Ammetto molta della mia delusione è probabilmente nata dalle mie alte aspettative che mi ero costruito. RGG Studio con la serie di Yakuza è sempre stato eccellente a livello di scrittura e dramma, soprattutto per quanto riguarda i singoli personaggi, è stato ingenuo da parte mia aspettarmi lo stesso livello in un gioco su licenza e quindi legato a moltissime costrizioni. Tutto sommato la storia mi è comunque piaciuta, i personaggi sono caratterizzati alla perfezione, e vivere in prima persona le battaglie più storiche dell’anime e sconfiggere gli avversari con il vasto arsenale delle tecniche di Hokuto è stato davvero molto appagante.


Il tutto è coronato dalla presentazione eccellente: la regia delle battaglie e il doppiaggio sono a picchi estremamente alti, con alcune sequenze chiave che cercano di essere replicate alla perfezione. Lo stile di colorazione cerca di rendere ogni singolo personaggio e ambiente come se fosse uscito direttamente dalle pagine di un manga ed assolutamente bellissimo da vedere. Per ogni difetto che la storia può avere, il gioco compensa pienamente a livello di presentazione, sonoro e soprattutto… Gameplay!


Riguardo il Gameplay

A livello di gameplay questo gioco non si discosta molto dagli standard della serie di Yakuza. Controlliamo Ken durante la sua esplorazione di Eden, con vari nemici che ci fermeranno per strada per costringerci a delle battaglie. Il combattimento action vede Ken collegare diversi attacchi leggeri e pesanti in lunghissime combo per concludere in una tecnica speciale di Hokuto che finirà col far esplodere il nostro avversario. 


La varietà dei nemici è abbastanza limitata, trattandosi per lo più del tipico gruppo di predoni muscolosi con cresta e spallacci che vanno dai più smilzi e agili con poca vita, ai più muscolosi o grassi che hanno molta più salute e che difficile barcolleranno dinanzi ai nostri attacchi. Nelle situazioni più disperate Ken potrà usufruire di un potenziamento temporaneo chiamato Burst, per aumentare la sua forza e manovrabilità per infliggere danni pesanti agli avversari attorno a lui. 


Nel corso dell’avventura Ken salirà di livello e possiamo decidere di spenderli a nostro piacimento nei vari alberi di abilità a nostra disposizione. Possiamo concentrarci prettamente sull’aumentare la vita e la forza di attacco di Ken, concentrarci sulla sua agilità aumentando la sua schivata e lunghezza delle combo oppure sbloccare nuove tecniche di Hokuto che ci amplieranno le nostre opzioni di reazione durante le battaglie. Siete completamente liberi di gestire il personaggio come più vi piace adattandosi meglio al vostro stile di gioco.


Ma il combattimento è solamente una piccola parte di questo gioco, come sempre RGG Studio mostra il suo maggiore talento nell’includere tantissime attività in una città relativamente piccola e questo gioco non fa eccezione. La quantità di attività secondarie disponibili per noi in Eden sono veramente tantissime e costituiscono il maggiore investimento di tempo in questo gioco, ben più della trama principale. 



Oltre a missioni secondarie dove potremo con Ken aiutare varie persone in difficoltà nella città, abbiamo anche esplorazione delle lande desolate con la nostra fidata macchina, ricche di materiali che possiamo usare per migliorare le sue prestazioni del mezzo così da prendere atto a svariate corse di automobile dove instaureremo rivalità con altri personaggi diventando i campioni delle lande desolate. Vi sono anche mappe del tesoro che ci permetteranno di scoprire tesori come cabinati arcade che ci permetteranno di sbloccare contenuti come classici SEGA del calibro di OutRun, Space Harrier e persino un porting di un vecchio gioco giapponese di Ken il Guerriero per SEGA Master System.


Un’altra attività che consumerà tantissimo del vostro tempo è la gestione dell’Host Club, dove Ken si ritroverà a gestire un locale per ripagare un debito di 100 Milioni, il minigioco è molto semplice, reclutare le ragazze per lavorare nel locale, scegliere quelle più giuste a seconda della serata e fare in modo che i clienti passino una buona serata e dispensare la giusta dose di scuola di Hokuto ai clienti più problematici.


Ma le attività che ho reputato più divertenti sono state quelle di barista e medico nella clinica di Eden, entrambi di questi minigiochi mostrano quanto gli sviluppatori si siano divertiti a mettere insieme questo gioco. 


Il lavoro come barista è molto semplice si tratta di eseguire correttamente tre diverse varietà di QTE per servire il drink perfetto al nostro cliente, ma l’immagine di un Ken in smoking che si appresta a puntellare un enorme blocco di ghiaccio, agitare uno shaker alla velocità del suono o mischiare un drink ad una velocità tale da creare un tornado, sono state delle visuali che mi hanno fatto davvero molto ridere



Il lavoro come medico a mia enorme sorpresa è una variante del classico Karaoke di Yakuza. Ken utilizzando le sue tecniche sui punti di pressione non solo è in grado di far esplodere i suoi avversari ma anche di curare persone in difficoltà, RGG Studio ha quindi pensato di sfruttare questa cosa per avere un minigioco dove non solo curi la gente a tempo di musica ma fai anche esplodere ogni singolo malintenzionato che arriva in clinica solo per creare problemi. Devo davvero fare un applauso alla creatività degli sviluppatori!


Ma tutte queste attività non sono certo prive di problemi. Gestire la macchina per me è diventato stancante molto in fretta, per la quantità di materiali richiesti per i potenziamenti e lo stesso discorso vale anche per l’host club dove la ripetitività si è fatta sentire molto in fretta. Avessi più tempo libero magari avrei cercato di completare tutto, purtroppo oggigiorno devo sapermi dosare, ma per quelli di voi che hanno abbastanza tempo libero da dedicarvi e magari si riescono a divertire molto avere tutta questa varietà è certamente una nota positiva.


Più giochi dovrebbero prendere l’approccio di RGG Studio come esempio, a volte non serve avere un mondo estremamente ampio, basta averne anche uno contenuto, ma estremamente denso di attività.


Posso capire che per qualcuno molte di queste attività siano eccessivamente esagerate e fuori luogo per una storia come Ken Il Guerriero che è per lo più ricca di dramma, ma questa è la forza principale di RGG Studio la loro capacità di unire storie altamente drammatiche alle attività secondarie più esilaranti possibili, e mi congratulo con tutti per non avere riciclato pari pari attività già presenti in Yakuza ma avere lavorato per adattarle e renderle il più in linea possibile con il mondo di Ken il Guerriero.

In Conclusione

Dunque, me la sento di consigliare questo gioco? La risposta è complicata!


Se siete fan di Ken il Guerriero do per assunto che questo gioco l’abbiate già giocato o se come me ancora non l'avete fatto, vi direi assolutamente di provarlo! È divertente, vario, molto longevo e si trova facilmente a basso prezzo. L’unico limite è che il gioco è tutt’ora esclusiva per Playstation 4, quindi se non avete una console Sony è fuori dalla vostra portata.


Se non avete mai sentito parlare di Ken il Guerriero ho come il dubbio che questo gioco possa incuriosirvi abbastanza per riscoprire la serie, potrebbe anche forse darvi un pò l’impressione sbagliata, quindi il mio consiglio in quel caso sarebbe piuttosto quello di recuperare l’anime o il manga e magari poi dare una chance al videogioco.




La storia di Ken il guerriero è una storia che ogni fan del genere deve sperimentare almeno una volta nella vita, perchè è la storia di un uomo che cerca l’amore perduto in una landa desolata per poi diventare il faro di speranza degli oppressi contro chi cerca di rinforzare la propria tirannia seguendo la legge del più forte. È una storia toccante, con personaggi fantastici che penso possa risuonare con molte persone oggigiorno.


Cosa ne pensate voi? Vi è piaciuto questo gioco? Quanto siete legati a Ken il Guerriero? Fatevi sentire nei commenti. Nel frattempo ho un paio di cose da aggiungere sulla trama, quindi seguitemi nella…


SEZIONE SPOILER - Procedi a tuo rischio e pericolo

Parliamo ora, del segreto di Eden e della parte di storia che mi è sembrata più tirata per i capelli. Cosa nasconde Sphere City e cos’è la camera dei miracoli?


Sphere City è un residuato della civiltà pre apocalisse, un gigantesco deposito di stoccaggio di missili nucleari completo di reattore e una vasta riserva d’acqua con tanto di epuratore per farla durare potenzialmente in eterno, questo “paradiso” fu scoperto da Raoh e Nadai. Nadai ha ricevuto il compito da Raoh di creare una città e mantenere la struttura al sicuro perché cosciente della pericolosità se fosse finita nelle mani di qualcuno che non si fosse fatto scrupoli a usare i missili per sottomettere ciò che rimane del mondo. 


Nadai da allora si è adoperato non solo per stabilizzare Eden, ma ha anche ucciso chiunque fosse a conoscenza del segreto di Sphere City, rimanendo l’unica persona al corrente di questi segreti. Quando poi si costrinse ad abdicare dopo aver avuto la tentazione di usare la camera dei miracoli per salvare sua moglie in punto di morte ha assunto le sembianze di Kyo-Oh e ha messo insieme l’armata della rovina, non per conquistare Eden ma per tenere sotto controllo tutti i malviventi più pericolosi in circolazione e costringendo Eden a fortificare sempre di più le proprie difese.


Perché questa camera dei miracoli è così importante? Perché il sistema di cura è collegato ad un timer che sigilla la città fino al suo completamento, al termine di esso, tutti i missili nucleari di Sphere City verranno lanciati e l’unica persona a salvarsi sarà colei che era in cura nella camera la quale si risveglierà in un mondo completamente distrutto dai missili.



La domanda che sorge spontanea da tutto questo è… Perché?!?


Per quale motivo di ambientazione dovrebbe esistere una camera dove rinchiudi una singola persona per ricevere cure così che una volta guarita possa risvegliarsi in un mondo distrutto da missili nucleari? Qual’era lo scopo finale di chi ha costruito questa camera? Avrei potuto capire se ci fossero stati molti più letti e questa fosse l’ultima risorsa per salvare più persone di una superpotenza la quale avrebbe distrutto tutto per poi lasciare pochi eletti della sua popolazione con lo scopo di ripopolare successivamente la terra, ma vi è un solo letto al suo interno che sembra idealmente costruito per una sola persona, è un sistema che più ci pensi più crea confusione.


Mi rendo conto che esiste principalmente per dare a Ken un motivo per tirare fuori Julia da quella camera prima del lancio dei missili col rischio che magari non fosse totalmente guarita, metterlo davanti alla scelta di salvare il mondo o la donna che ama. Purtroppo è tutto gestito in maniera molto veloce visto che questo segreto è svelato nelle fasi finali del gioco dove ormai c’è ben poca storia da raccontare.


Purtroppo questa non è stata l’unica cosa che è stata molto fuori dal nulla, parliamo di colui che si rivelerà essere il cattivo finale di tutta questa vicenda, il luogotenente Targa.


Come detto in precedenza, Nadai durante il suo regno si è macchiato di svariati omicidi per mantenere nascosti i segreti di Sphere City, fra questi omicidi vi erano i genitori di Targa e da allora il suo unico scopo è stato quello di vendicarsi di Nadai e ha reclutato altri orfani nella sua causa, tra questi vi era un ragazzo chiamato… Jagre



Dopo la scomparsa di Nadai hanno cercato di identificarlo prendendo strade separate: Jagre divenne capitano delle guardie e la persona più vicina alla regina Xsana, mentre Targa si è unito all’armata della rovina per scoprire se si trovasse nelle lande desolate.


I due hanno così atteso nell’ombra fino al momento in cui Nadai è stato costretto a uscire allo scoperto, aprire il passaggio a Sphere City per permettere a Ken di salvare Julia e fermare il timer del lancio dei missili e lì hanno fatto la loro mossa, con Targa che ha poi cercato di conquistare l’arsenale di Sphere City per creare il proprio mondo perfetto.


L’idea di base di questo colpo di scena mi piace molto! Il tradimento di Jagre in particolare è qualcosa che non mi aspettavo, mi ha davvero colto di sorpresa! Purtroppo tutto questo viene fuori praticamente alle porte della battaglia finale. Jagre passa da traditore ad avere risentimenti su quello che sta facendo nel giro di una decina di minuti, è davvero troppo affrettato e perde l’impatto che avrebbe potuto avere se la storia avesse avuto più tempo per respirare.


Per quanto mi sia comunque goduto il gioco questo modo in cui è stata gestita la trama principale è stata sicuramente un punto a sfavore, qualunque sia la ragione è chiaro che RGG Studio non è stato in grado di dare il meglio di se in questo gioco a livello di scrittura.


Anche per voi è stato così? La trama vi è piaciuta nonostante tutto o anche per voi queste parti sono state molto tirate e vi hanno un pò rovinato la storia? Fatemi sapere, sono davvero curioso.




 

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