Look Back - La Gioia di Creare
Non sono mai stato una persona creativa.
Non ho mai migliorato le mie abilità in quel campo, mi sono sempre arreso per frustrazione o paura che stessi sprecando il mio tempo. Ho provato a prendere lezioni di chitarra per qualche anno ma in quanto a disegnare non ho mai speso effettivamente tempo ad imparare le basi. Giocare ai videogiochi era la cosa che mi veniva più naturale e quindi sono diventati e ancora sono il mio passatempo principale.
Ripensando alla mia infanzia, penso che prova avrei avuto bisogno di trovare quella scintilla che avrebbe potuto tenermi motivato per investire in queste attività e riuscire ad andare oltre i miei blocchi e imparare a migliorare. Chissà magari ai tempi un film come questo poteva essere la mia scintilla.
Look Back
La prima cosa a cui molti voi penseranno nel momento in cui sentono il nome Tatsuki Fujimoto, è Chainsaw Man, siccome è il lavoro che recentemente lo ha portato al successo in occidente. Negli ultimi 10 anni però, ha prodotto tantissimi manga one-shot e fra questi, Look Back è stato scelto per un adattamento animato ed è uscito di recente su Amazon Prime. Non ho molta familiarità con questi fumetti quindi non saprei dire se fosse la scelta migliore in generale tra tutte, ma lo diventa in fretta una volta inserita nel contesto del periodo artistico che stiamo vivendo in questo momento.
Il film inizia con una bambina, Ayumu Fujino, seduta a disegnare un manga breve per il giornalino scolastico. È molto orgogliosa del suo lavoro ed è ammirata dai suoi compagni di classe. Tutto questo cambia però quando un'altra bambina, Kyomoto, si unisce al giornalino per dare il suo contributo con dei manga. Fujino rimane impressionata dal fatto che Kyomoto sia già molto più brava di lei e questo segna l'inizio di una rivalità che sboccerà in una grande amicizia. Il film seguirà le loro vite dalla scuola elementare fino all'età adulta.
Hanno fatto un lavoro meraviglioso a incapsulare cosa vuol dire essere un artista con l’arco narrativo di Fujino.
Quel momento in cui Fujino si arrende è straziante, perché si vede benissimo che qualunque cosa stia facendo ora come passatempo non è ciò che vorrebbe fare davvero, è stata trascinata in questa situazione dalla sua insicurezza e le persone che la circondano invece di mostrare supporto le dicono di andare avanti e smettere di disegnare, è in questo momento che la presenza di Kyomoto diventa vitale per lei.
Essendo agorafobica sta studiando da casa e non ha mai frequentato la scuola, pratica disegno come un modo per passare il tempo ed essendo il suo unico hobby ci si è dedicato tantissimo tempo, la prima cosa che si vede quando si entra nella sua casa la prima sono le file di pile di sketchbook usati durante gli anni, rendendo chiaro fin da subito da dove arriva la sua abilità come artista. Si è unita al giornalino perché ispirata dal lavoro di Fujino e la vede praticamente come una maestra.
Il film racconta questa storia attraverso svariati montaggi attraverso gli anni della loro vita e fanno un bel lavoro a trasmettere tanto senza troppi dialoghi, dagli sforzi iniziali, le insicurezze, i momenti di divertimento e ispirazione nel corso della loro amicizia. Questo è anche reso alla perfezione grazie alla bellissima colonna sonora di Haruka Nakamura, per lo più composta da toni rilassanti di pianoforte e violini ma riescono anche a essere molto potenti ed emotivi, trascina questo film alla perfezione.
Un altro spezzone stupendo è quando Fujino torna a casa dopo essersi incontrata con Kyomoto, la scelta è costruita meravigliosamente, inizia con Fujino camminare lentamente più felice, saltellando, scalciando le pozzanghere, esultando per concludere con uno scatto di corsa verso casa. Questa scena ha tantissima energia e riesci a sentire la gioia vedendo Fujino trovare quella scintilla, quel senso di validazione nel seguire le sue passioni che solamente Kyomoto è stata in grado di darle
Vorrei parlare di più di questo film ma non posso farlo senza parlare di spoiler, quindi vi prego, guardate questo film e siate davvero attenti a quello che ha da dire. Questo film è importante non solo per aspiranti artisti che stanno faticando a migliorarsi, ma è specialmente importante per coloro che non si sono mai dedicati a lavori creativi, per capire che non esiste qualcosa come il talento, c’è solamente duro esercizio, motivazione e soprattutto una passione per le tue creazioni.
Questo messaggio è soprattutto importante in un momento come il nostro dove l’arte sta venendo considerata solamente materiale da essere dato in pasto e rigurgitato da un modello IA, solo perché si possano prendere scorciatoie. Ho amato che il film a un certo punto ha uno screenshot di un consiglio per migliorare a disegnare e dice letteralmente…
“DISEGNA, IDIOTA!”
Quindi davvero andate a vedere questo film e poi tornate qua e ditemi che cosa vi ha trasmesso, per chiunque voglia sentire di più, seguitemi nella….
SEZIONE SPOILER - Procedete a vostro rischio e pericolo
Il pugno nello stomaco arriva con la morte di Kyomoto. Una persona ha assaltato l’accademia armata di ascia uccidendo quattro degli studenti. Fujino è completamente distrutta dalla notizia e ritorna a casa di Kyomoto, seduta alla soglia della sua stanza. È in quel momento che Fujino realizza che se non avesse mai incontrato Kyomoto, lei non sarebbe mai andata alla facoltà d’arte e sarebbe ancora viva. Ma è davvero colpa sua?
La risposta ci viene data in questo scenario “What If”, dove abbiamo modo di vedere cosa sarebbe accaduto e niente sarebbe cambiato. Kyomoto amava essere un artista, ci si stava dedicando anima e corpo, anche senza Fujino il suo percorso l’avrebbe comunque portata alla facoltà d’arte perché era quello che amava più di ogni altra cosa.
Amo il messaggio che nel momento in cui la passione è tanto forte per alcune non persone non le potrai mai allontanare per davvero da quello che amano, la morte di Kyomoto è tragica, ma sarebbe stato altrettanto tragico privarla dei mezzi per seguire la sua passione e voglia di creare solo per tenerla al sicuro.
Il montaggio finale ci mette davvero il punto esclamativo. Inizia con Fujino che sfoga della frustrazione col suo lavoro come artista di manga, quando una voce fuori campo le chiede “Ma allora, perchè lo fai?” e la risposta è un collezione di tutti i momenti che ha passato con Kyomoto durante la loro realizzazione del loro primo manga. Non solo i ricordi di disegnare ma anche tutti i momenti speciali che hanno forgiato la loro connessione per tutta la vita.
E così il film si conclude esattamente come è iniziato, con l’immagine di Fujino che disegna e un memento di Kyomoto che veglia su di lei.
E chissà potreste scoprire quella scintilla di gioia che vi permetterà di andare avanti nonostante tutto.
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